Coordinatrice SOPR
Noemie Roth

Noemie Roth
Sono nata a Neuchâtel nel 1987 trasferendomi in Ticino da giovanissima, bilingue, in me convivono due realtà che se pur vicine territorialmente sono culturalmente molto differenti.
Nel mio percorso scolastico ho alternato le esperienze artistiche e quelle sociali, due mondi indissolubili dentro di me.
Inizialmente frequentando il centro scolastico per le industrie artistiche di Lugano (CSIA) mi sono diplomata quale decoratrice. In seguito ho proseguito gli studi conseguendo nel 2012 un Bachelor in lavoro sociale, a Manno, diventando educatrice. Nel corso degli studi ho scelto di approcciare gli ambiti dell’handicap psichico, della violenza sulle donne e ho svolto un’esperienza in Nicaragua in una scuola elementare. Ho iniziato la mia carriera nel sociale con una prima esperienza quadriennale in ambito psichiatrico.
Attualmente lavoro come educatrice con adolescenti nel progetto Sopr ed in parallelo mantengo vivo l’interesse per le arti plastiche all’interno del mio atelier di ceramica.
Nel 2014 ho frequentato un primo corso di ceramica Raku in Francia, nelle Cevennes. Da qui è nato il mio amore per la terra, materia viva, ancestrale, che offre infinite possibilità di rendere solidi i sogni.
La cottura Raku è presente nella mia ricerca fin dai miei debutti. Questa tecnica mi emoziona particolarmente e riecheggia in una ricerca di senso interiore. Il Raku insegna la pazienza, il piacere della sorpresa e dell’incertezza, regala la possibilità di meravigliarsi come bambini e riporta all’essenza, all’importanza delle forme semplici.
Ad oggi la ceramica è una componente essenziale della mia esistenza, i viaggi, il tempo libero, le nuove conoscenze ruotano intorno all’elemento terra, l’argilla.
Percorrere la terra per incontrare l’umano.
Credo non sia un caso la mia scelta di aderire ad un progetto come quello dell’educativa di strada, all’aperto, dove l’elemento creativo, l’incertezza, l’incognita del continuo “nuovo incontro”, della continua scoperta dell’altro in un ambiente così informale richiede grande elasticità e creatività.
Lavorare con adolescenti, in crescita, con infinite strade da poter percorrere dinnanzi a se è valorizzante, entusiasmante. Cerco di portare nella relazione con i giovani le conoscenze apprese dalla terra, la pazienza, il piacere della scoperta e l’accettazione dell’imprevedibile; l’importanza del percorrere i propri sogni e ideali perseverando sempre.
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